SFOGO DI UN ROMANISTA FERITO

Toon Army Mar Nov 11, 2008 10:37 am

Approfitto di questo spazio per comunicare tutta la mia rabbia nei confronti di certe emittenze radiofoniche romane che stanno diffondendo il seguente messaggio: se la Roma vince il derby la stagione può considerarsi svoltata. Allora, io credo che per onestà intellettuale questi presunti giornalisti dovrebbero evitare di diffondere messaggi come questo che evidentemente considerano gli ascoltatori (e quindi gran parte dei tifosi romanisti) dei deficenti e degli abbocconi. Ora io dico, ma santo Dio, invece di dire queste cazzate, perchè non dicono che se si decide di schierare Brighi e Perrotta esterni vuol dire che si sconfessa totalmente la campagna acquisti? perchè non dire che Menez non è un esterno e che Riise non è un difensore? Perchè non dire che bisogna cambiare mentalità e lottare ogni partita per uscire dal guado dove siamo impantanati invece di continuare a parlare di finale di Champions? Boh, forse sono strano io, ma a me sembra che la priorità adesso non è battere il Cluij ed il Bordeaux per arrivare primi nel girone!!!!!!!!! Shocked

ma fare punti in campionato e cercare di infilare una serie di vittorie per tornare in corsa almeno per il quarto posto. Poi vorrei ricordare a questi personaggi dell'etere romano che dal momento che siamo una società che si autofinanzia (n.b. oggi verrà approvato in assemblea l'aumento di stipendio per i massimi dirigenti Mad

), in caso di mancato raggiungimento della Champions non potremo fare mercato in estate e pertanto si andrà incontro ad un drastico ridimensionamento. Inoltre, per chi non lo sapesse, Unicredit ha rifiutato la proroga del pagamento di 180 milioni, per cui entro fine anno IP dovrà trovare i soldi necessari per non portare i libri in Tribunale. Dove pensate che li prenderà visto che l'AS Roma è l'unico asset della IP in attivo? Evito qualsiasi riferimento al caso Soros perchè suonerebbe pleonastico in questa situazione... Concludo dicendo che questo non è un piagnisteo o un mettere le mani avanti, ma solo la fotografia di una situazione di crisi (societaria, tecnica, psicologica) dalla quale, comunque, resto convinto che si possa riemergere.